Riflessioni sulla Divina Misericordia




Le frasi che seguono sono tratte dal diario di Santa Faustina Kowalska ed esprimono chiaramente  tutto l'amore che Gesù Misericordioso  ha per ogni sua creatura.
Tra tante ne ho riportate alcune che mi hanno colpito in modo particolare, facendo nascere dentro di me il desiderio di   meditarle.

«Tutto quanto esiste è racchiuso nelle profondità della mia Misericordia più di quanto lo sia un infante nel grembo della madre»  ha detto Gesù a Santa Faustina.
Pensiamo: cosa può fare un bimbo racchiuso nel grembo della propria mamma?, nulla può solo amare ed essere amato. Non si preoccupa del passato o del futuro o dove la mamma lo porterà, sa soltanto che al momento presente la sua mamma provvede a tutte le sue necessità perché lo ama. Gesù ci dice con questa frase che nella nostra vita tutto ciò che ci circonda , il lavoro, la famiglia, gli affetti, la salute, tutto è racchiuso nel suo amore Misericordioso. Noi dobbiamo solo amarlo, perché Lui ci ama e provvede a tutte le nostre necessita se ci sforziamo di fare la Sua Volontà. Infatti aggiunge: "I peccati di sfiducia sono quelli che mi feriscono in maniera più dolorosa! Pensiamo a cosa potrebbe provare una mamma se sapesse che il bimbo che porta nel suo grembo non la ama e non ha fiducia in lei, morirebbe di dolore, così accade al cuore del nostro Creatore quando non poniamo la nostra fiducia in Lui. Poi continua: "Io vi proteggerò per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante".  Un bambino molto piccolo si sente protetto e amato ,quando beve il latte della sua mamma, e i battiti del suo cuoricino si uniscono ai battiti del cuore della mamma .Così Dio si è fatto carne attraverso Maria e ci nutre attraverso la grazia dei sacramenti. Infatti il nostro amore aumenta quando siamo in grazia di Dio e ci nutriamo del suo corpo attraverso la santa comunione. Oppure se ci volgiamo con fiducia alla nostra Mamma celeste e invochiamo il suo aiuto e  la sua protezione.

 "Figlia Mia, non piangere poiché non posso sopportare le tue lacrime. Darò loro tutto quello che chiedi; ma smetti di piangere" , quando ci offriamo come vittime,  per espiare con la nostra sofferenza,  i peccati delle altre anime e soddisfare la giustizia divina, il cuore di Gesù si commuove e non sopporta le nostre lacrime abbreviando così la nostra sofferenza,  perché Egli vede la sincerità del nostro cuore. 

Figlia Mia, se vuoi creo in questo momento un nuovo mondo più bello di questo, e passerai in esso il resto dei tuoi giorni". Rispose Santa Faustina : «Non voglio nessun mondo, io voglio Te, Gesù, voglio amarTi con lo stesso amore col quale Tu ami me; di una cosa Ti supplico, rendi il mio cuore capace di amarTi. Mi stupisco molto, Gesù mio, che Tu mi abbia fatto una simile domanda, infatti che ne farei di questi mondi, anche se me ne offrissi mille? Che profitto ne avrei? Tu sai bene, Gesù, che il mio cuore muore di nostalgia per Te; tutto quello che è al di fuori di Te, per me è nulla». Cosa possiamo desiderare di più ? abbiamo un Dio che ci ama così tanto che ha dato la sua vita per noi, è disposto a creare un nuovo mondo  per farci vivere felici , è il suo amore che lo spinge a fare questa proposta alla sua creatura. Ma la nostra anima sa che può essere felice solo vicina a Dio (come risponde Santa Faustina). 

 "Ascolta, figlia mia, sebbene tutte le opere che sorgono per mia volontà siano esposte a grandi sofferenze, rifletti tuttavia se ve ne sia stata una esposta a maggiori difficoltà di quella che è direttamente mia, l’opera della Redenzione. Non devi prendere troppo a cuore le contrarietà. Il mondo non è cosi potente come sembra, la sua potenza e fortemente limitata. Sappi, figlia mia, che se la tua anima è colma della fiamma del mio puro amore, tutte le difficoltà si dilegueranno come la nebbia ai raggi del sole... Gli avversari hanno paura di affrontare una simile anima, perché sentono che è più forte del mondo intero. Fa’ quanto ti permette l’obbedienza;......"In questa frase detta  a santa Faustina, Gesù ci fa capire che quando il suo amore  avvolge un'anima la protegge da ogni avversità (che proviene dal mondo), se l'anima si impegna a fare la Sua volontà non deve temere nulla perché diventa più forte del mondo intero. 


Gesù a Santa Faustina: “Il mio cuore è stracolmo di tanta misericordia per le anime. E soprattutto per i poveri peccatori. Oh! Se riuscissero a capire che io sono per loro il migliore dei Padri… che per loro dimoro nel Tabernacolo e come Re di misericordia desidero colmare le anime di grazie, ma non vogliono accettarle…Il mio cuore è ripagato solo con ingratitudine e trascuratezza da parte delle anime che vivono nel mondo. Hanno tempo per ogni cosa; per venire da me a prendere le grazie non hanno tempo.”. Anche la Madonna a Medjugorje   dice nel suo messaggio del 25 novembre 2012: "DateGli il tempo e Lui si donerà a voi, e così nella volontà di Dio scoprirete l'amore e la gioia della vita."

"Il tuo amore così puro, più di quello degli angeli, proprio di più, perché tu combatti."Questa frase detta da Gesù a Santa Faustina mi ricorda un'altra frase detta da San Paolo:" Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione" . Ci troviamo in questa vita in una posizione privilegiata rispetto a quella degli angeli, perché loro amano Dio non nella tribolazione e nelle prove, ma nella visione beatifica in cielo. Come l'oro diventa puro col fuoco, così il nostro amore per Dio diventa puro con la sofferenza , con i combattimenti spirituali, e con le prove che dobbiamo affrontare ogni giorno nella nostra esistenza.

Leggiamo dal diario: 

"Giovedi. Adorazione notturna. Quando andai all’adorazione, fui subito investita del bisogno di raccoglimento interiore e vidi Gesù legato alla colonna, spogliato delle Sue vesti e sottoposto subito alla flagellazione. Vidi quattro uomini che a turno sferzavano coi flagelli il Signore. Il cuore mi si fermava alle vista di quello strazio. Ad un tratto il  Signore mi disse queste parole: “Ho una sofferenza ancora maggiore di quella che vedi “. E Gesù mi fece conoscere per quali peccati si sottopose alla flagellazione: sono i peccati impuri. Oh, che tremende sofferenze morali patì Gesù, quando si sottomise alla flagellazione! Improvvisamente Gesù mi disse: “ Guarda e osserva il genere umano nella situazione attuale”. E in un attimo vidi cose tremende: i carnefici si allontanarono da Gesù, e si avvicinarono per flagellarlo altri uomini, Che presero la sferza e sferzarono il Signore senza misericordia. Erano sacerdoti, religiosi e religiose ed i massimi dignitari della Chiesa, cosa che mi  stupì molto; laici di diversa età e condizione; tutti scaricarono il loro veleno sull’innocente Gesù. Vedendo ciò il mio cuore precipitò in una specie di agonia. Quando lo flagellarono i carnefici, Gesù taceva e guardava lontano; ma quando lo flagellarono le anime che ho menzionato sopra, Gesù chiuse gli occhi e dal Suo Cuore uscì un gemito represso, ma tremendamente doloroso. Ed il Signore mi fece conoscere nei particolari l’enorme malvagità di quelle anime ingrate: “Vedi, questo è un supplizio peggiore della mia morte”. Tacquero allora le mie labbra e cominciai a provare su di me l’agonia e capivo che nessuno poteva consolarmi, né  togliermi da quello stato, se non Colui che ad esso mi aveva condotto." 

Anche la Madonna di Fatima ci avverte per questi gravi peccati che commettiamo contro la purezza e così parla a don Stefano Gobbi nelle sue locuzioni interiori:

Dal Libro " Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna"

Dongo (Como), 13 ottobre 1989  - Anniversario ultima apparizione di Fatima

L’Angelo del primo flagello.

“Ricordate oggi la mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima il 13 ottobre 1917 Convalidata dal miracolo del sole. Guardate sempre più alla Donna vestita di sole, che ha il compito di preparare la Chiesa e l’umanità alla venuta del grande giorno del Signore.  l  tempi della battaglia decisiva sono giunti. E’ scesa sul mondo l’ora della grande tribolazione, perché gli Angeli del Signore sono inviati, con i loro flagelli, a castigare la terra. Quante volte vi ho invitati a camminare sulla strada della mortificazione dei sensi, del dominio delle passioni, della modestia, del buon esempio, della purezza e della santità. Ma l’umanità non ha accolto il mio invito ed ha continuato a disubbidire al sesto comandamento della Legge del Signore che prescrive di non commettere atti impuri. Anzi si é voluto esaltare tale trasgressione e proporla come la conquista di un valore umano ed un modo nuovo di esercitare la propria personale libertà. Cosi oggi si é arrivati a legittimare come buoni tutti i peccati di impurità. Si é cominciato a corrompere le coscienze dei fanciulli e dei giovani, portandoli alla convinzione che gli atti impuri commessi da soli non sono più peccati; che i rapporti avuti prima del matrimonio fra fidanzati sono leciti e buoni; che le famiglie possono comportarsi liberamente e ricorrere anche ai mezzi per impedire la nascita. Si é giunti alla giustificazione ed all’esaltazione degli atti impuri contro natura e persino a proporre delle leggi che parificano alla famiglia la convivenza di omosessuali. Mai come oggi l’immoralità, l’impurità e l’oscenità sono continuamente propagandate, attraverso la stampa e tutti i mezzi di comunicazione sociale. Soprattutto la televisione e diventata il perverso strumento di un quotidiano bombardamento di immagini oscene, dirette a corrompere la purezza della mente e del cuore di tutti. I locali di divertimento, in particolare i cinema e le discoteche, sono diventati luoghi di pubblica profanazione della propria dignità umana e cristiana. E il tempo in cui il Signore nostro Dio viene continuamente e pubblicamente offeso con i peccati della carne. Già la divina Scrittura vi ha ammonito che chi pecca per mezzo della carne, nella stessa carne trova la sua giusta punizione. E’ cosi giunto il tempo in cui l’Angelo del primo flagello passa sul mondo, perché sia castigato secondo il volere di Dio. L ’Angelo del primo flagello incide nella carne di coloro che si sono lasciati segnare dal marchio del mostro sulla fronte e sulla mano ed hanno adorato la sua immagine, una piaga dolorosa e maligna, che fa gridare di disperazione coloro che ne sono colpiti. Questa piaga rappresenta i dolori fisici che colpiscono il corpo a causa di malattie gravi ed inguaribili. La piaga dolorosa e maligna e un flagello per tutta l’umanità, oggi tanto pervertita, che ha costruito una civiltà atea, materialista e fa della ricerca del piacere lo scopo supremo del vivere umano. Alcuni miei poveri figli ne sono colpiti a causa dei loro peccati impuri e dei loro disordini morali e portano in se stessi il peso del male che hanno compiuto. Altri invece vengono colpiti, anche se sono buoni e innocenti; allora la loro sofferenza serve alla salvezza di molti cat-tivi, a motivo della solidarietà che tutti vi unisce. Il primo flagello sono i tumori maligni ed ogni specie di cancro, contro cui la scienza nulla può fare, nonostante il suo progresso in ogni settore, malattie che sempre più si diffondono e colpiscono il corpo umano, devastandolo di piaghe dolorosissime e maligne. Figli prediletti, pensate alla diffusione di queste malattie inguaribili in ogni parte del mondo ed ai milioni di morti che esse fanno.
Il primo flagello é Ia nuova malattia deI’A.I.D.S. , che colpisce soprattutto i miei poveri figli vittime della droga, dei vizi e dei peccati impuri contro natura. La vostra Mamma Celeste vuole essere per tutti di aiuto, sostegno, conforto e speranza, in questi tempi in cui l’umanità e colpita da questo primo flagello. Per questo vi invito a camminare sulla strada del digiuno, della mortificazione e della penitenza.
Ai fanciulli domando che crescano nella virtù della purezza ed in questo difficile cammino siano aiutati dai genitori e dagli educatori.
Ai giovani domando che si formino al dominio delle passioni con la preghiera e la vita di unione con Me, e che rinuncino ad andare ai cinema ed alle discoteche, ove c’é il grande e continuo pericolo di offendere questa virtù che é tanto cara al mio Cuore Immacolato.
Ai fidanzati chiedo che si astengano da ogni rapporto prima del matrimonio.
Alle famiglie cristiane chiedo che si formino all’esercizio della castità coniugale e non usino mai mezzi artificiali per impedire la vita, secondo l’insegnamento di Cristo, che la  chiesa ancora oggi propone con illuminata sapienza. Quanto desidero dai Sacerdoti la scrupolosa osservanza del celibato e dai Religiosi la pratica fedele ed austera del loro voto di castità!
Ai miei poveri figli, colpiti dal primo flagello della piaga dolorosa e maligna, Io mi presento come Mamma misericordiosa, che solleva e conforta, che porta alla speranza ed alla pace. Ad essi chiedo che offrano le loro sofferenze in spirito di riparazione, di purificazione e di santificazione. Soprattutto per loro il mio Cuore Immacolato diventa il più accogliente rifugio e la strada sicura che li porta al Dio della salvezza e della gioia. In questo mio celeste giardino tutti saranno consolati e incoraggiati, mentre io stessa mi prendo amorevolmente cura per dare sollievo nella sofferenza e, se è nella volontà del Signore, offrire il dono della guarigione. Pertanto, in questi tempi in cui l’umanità viene colpita dal primo flagello, vi invito tutti a guardare a Me, vostra Madre Celeste, per essere confortati ed aiutati” 

Ho riportato interamente quanto ha detto la Madonna a Don Stefano  sulla purezza,  perché credo sia per noi di vitale importanza comprendere la gravità di questo peccato oggi così sottovalutato, ma così grave agli occhi di Dio.


In un'altra pagina del diario Santa faustina dice: “ Tu mi prendi in giro, Gesù. Mi fai vedere la porta del cielo aperta e poi mi lasci di nuovo sulla terra!” Dopo questa fraseGesù le rivela una verità che riguarda il nostro futuro di anime spirituali, cioè tutto ciò che facciamo, pensiamo, diciamo, amiamo ecc. su questa terra sarà vista da noi stessi alla luce di Dio quando andremo in cielo, infatti Gesù dice:"Quando in cielo vedrai le giornate che stai passando attualmente, ti rallegrerai e vorresti vederne il più possibile. Non Mi meraviglio, figlia Mia, che tu non possa comprendere questo ora, poiché il tuo cuore è colmo di sofferenza e di nostalgia di Me." Rivedremo noi stessi e quanto abbiamo amato in questa vita.Allora il frutto delle nostre stesse azioni sarà motivo di tristezza e condanna o di gioia e premio per la nostra anima.
C'è nel diario un chiaro riferimento dell' ultima venuta di Gesù su questa terra e tutto fa pensare che il tempo della sua ultima venuta non sia molto lontano, infatti mentre Santa Faustina pregava per la Polonia udì queste parole:"Amo la Polonia in modo particolare e, se ubbidirà al Mio volere, l'innalzerò in potenza e santità. Da essa uscirà la scintilla che preparerà il mondo alla Mia ultima venuta". Una volta che la santa invece della preghiera interiore aveva cominciato a leggere un libro spirituale, udì nell'intimo queste parole chiare e forti:"Preparerai il mondo alla Mia ultima venuta".Il nostro creatore vuole attraverso la Sua Misericordia preparare qui sulla terra la Sua ultima venuta. Come dice San Paolo nella sua lettera ai corinzi:  Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti;  e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.  Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte,  perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa.  E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti."....perché Dio sia tutto in tutti." finalmente con la Sua venuta sarà ristabilita ogni cosa su questa terra, non ci sarà più odio, non ci sarà più ingiustizia, ma regnerà solo I'amore del Creatore per la sua creatura e la creazione tornerà ad essere un nuovo giardino dove Cristo verrà da tutti glorificato e la Sua Divina Regalità sarà accolta ed esaltata, sarà un regno universale di grazia, di bellezza, di armonia, di comunione, di santità, di giustizia e di pace e di amore.
Nel libro;"Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna" ( di don Stefano Gobbi) leggiamo:" La grande Misericordia verrà a voi come fuoco bruciante di amore e sarà portata dallo Spirito Santo, che dal Padre e dal Figlio vi è donato, perché il Padre possa vedersi glorificato ed il Signore Gesù sentirsi amato da tutti i suoi fratelli. Lo Spirito Santo scenderà come fuoco, ma in maniera diversa della sua prima venuta: sarà un fuoco che tutto brucerà e trasformerà, che santificherà e rinnoverà dalle fondamenta della terra. Egli aprirà i cuori ad una nuova realtà di vita e condurrà ad una pienezza di santità e di Grazia. Conoscerete un amore tanto grande, una santità così perfetta che mai avete conosciuto finora. In questo lo spirito sarà glorificato: nel portare tutti al più grande amore al Padre ed al Figlio. Questi sono i tempi della grande Misericordia: sono perciò i tempi del trionfo del mio Cuore Immacolato. ( queste righe le ho trascritte  perché ben si collegano al messaggio di Santa Faustina  sembra vogliano esserne  l'epilogo).


Santa Faustina nel suo diario ha scritto anche:


“ Vedo che non si è compiuta ancora completamente in me la volontà di Dio, perciò debbo vivere. So bene infatti che se compirò tutto quello che Dio ha stabilito che io faccia sulla terra, non mi lascerà a lungo in questo esilio, poiché la mia casa è il paradiso. Prima però di raggiungere la patria, dobbiamo compiere la volontà di Dio in terra, cioè superare fino all'ultimo le nostre prove e le nostre battaglie. O Gesù, Tu mi ridai la salute e la vita. Dammi la forza per lottare, poiché senza di Te non sono in grado di far nulla. Dammi la forza, Tu che puoi tutto. Vedi che sono una bambina debole e cosa potrei fare? Conosco tutta la potenza della Tua Misericordia ed ho fiducia che mi darai tutto quello di cui ha bisogno questa Tua fragile bambina”.

In questa sua riflessione troviamo il senso della vita, della sofferenza, delle prove che abbiamo superato e che dobbiamo ancora affrontare. Noi viviamo questa nostra vita sulla terra per la durata di un tempo che il Signore ha stabilito per noi, nel quale dobbiamo compiere la Sua volontà . Per quanto possa risultare difficile per noi compiere la  volontà di Dio e possa provocare sofferenza, ci consola comunque il fatto che è legata al tempo che (come dice Santa Faustina)   questa non è la nostra vera dimora, perché siamo in esilio, potremo ritornare alla nostra vera casa (il cielo) quando sarà compiuta completamente  in noi la Sua Volontà. Il suo abbandono in Dio nella frase:"poiché senza di Te non sono in grado di fare nulla" rivela la consapevolezza di essere completamente impotente davanti al Suo Creatore e Signore, di non avere nulla in se che possa aiutarla a risolvere le situazioni più difficili e spinose. Infatti Gesù gli ha detto anche: «Sappi che Io sono con te. Io stabilisco le difficoltà e Io le supero e in un attimo posso mutare gli atteggiamenti contrari in atteggiamenti favorevoli a questa causa». Nel' infanzia spirituale possiamo trovare tutte le  risposte ai nostri tanti "perché?", se come bambini ci accostiamo  al' infinita potenza della Sua Misericordia riconoscendo i nostri limiti, le nostre debolezze. Perché siamo di fronte al nostro Creatore e Signore, da Lui dipende tutta la nostra vita , la vita dei nostri cari, la vita sulla terra, la vita nell' intero universo.«Vedi che in un attimo Posso darti tutto. Io non sono vincolato da nessuna legge».In questa frase di Gesù vediamo come si realizza la richiesta di aiuto nella frase di Santa Faustina
 :"..ed ho fiducia che mi darai tutto quello di cui ha bisogno questa Tua fragile bambina".
In un altro passo del suo diario Santa Faustina scrive: "Oggi Gesù è entrato nella mia cameretta d'isolamento, con una veste chiara ed una cintura d'oro attorno alla vita. Una grande maestà si rifletteva da tutta la Sua persona ed ha detto: «Figlia Mia, perché ti lasci prendere da pensieri di paura? ». Ho risposto: « Signore, Tu sai il perché ». E mi ha detto: « Perché? ». « Quest'opera mi spaventa, Tu sai che non sono idonea a compierla». E mi ha detto: «Perché?». «Vedi che non ho salute, non ho istruzione, non ho denari; sono un abisso di miseria; ho paura a trattare con la gente. Gesù, io desidero soltanto Te; Tu puoi liberarmi da questo ». Ed il Signore mi ha detto: « Figlia Mia, quello che hai detto è vero. Sei molto misera ed a Me è piaciuto compiere l'opera della Misericordia proprio per tuo mezzo, che sei la miseria stessa. Non temere; non ti lascerò sola. Fa' per questa causa quello che puoi. Io completerò tutto quello che ti manca. Tu sai quello che è nelle tue possibilità; fa' quello». il Signore rivolse uno sguardo con grande amabilità nel profondo del mio essere. Pensavo di morire dalla gioia per quello sguardo. il Signore scomparve. Rimase nella mia anima la gioia, la forza e io slancio per agire, ma sono stupita del fatto che il Signore non voglia liberarmi e non cambi nulla di quello che ha detto una volta. E nonostante tutta questa gioia, c'è sempre un'ombra di sofferenza. Vedo che l'amore ed il dolore vanno in coppia."
Compiere la volontà di Dio a volte  diventa quasi impossibile, ci sembra che le difficoltà superano le nostre possibilità, forse perché facciamo più affidamento su noi stessi che su Dio. Anche se non siamo chiamati come Santa Faustina a compiere grandi opere (come l' istituzione della festa liturgica della Divina Misericordia o il culto e la devozione a Gesù Misericordioso) Gesù comunque vuole che ci santifichiamo  compiendo ogni giorno la Sua Volontà però dice anche a noi:
" Non temere; non ti lascerò solo. Fa' quello che puoi. Io completerò tutto quello che ti manca. Tu sai quello che è nelle tue possibilità; fa' quello".
Il Signore non ci lascia soli quando riconosciamo la nostra miseria, i nostri limiti, quando la nostra fiducia in Lui non diminuisce con l'aumentare  delle difficoltà che sembrano aumentare di giorno in giorno. Con grande meraviglia,  però ci accorgiamo (dopo aver superato i momenti più critici)  che il Signore ha operato nella nostra vita, che la Sua mano divina è venuta in nostro aiuto, facendoci comprendere che la nostra fiducia in Lui non verrà mai tradita dalla Sua infinita Misericordia.

In un altro passo del diario scrive:

"O mio Gesù, non c'è nulla di meglio per un'anima delle umiliazioni. Nel disprezzo c'è il segreto della felicità, quando l'anima viene a conoscere che è una nullità, la miseria personificata e che tutto quello che ha di buono in sé, è esclusivamente dono di Dio. Quando l'anima si avvede che tutto quello che ha in sé le è stato dato gratuitamente e che di suo c'è solo la miseria, questo la mantiene continuamente umile davanti alla Maestà di Dio e Dio, vedendo l'anima in tale disposizione, l'insegue con le Sue grazie. Quando l'anima si sprofonda nell'abisso della sua miseria, Dio fa uso della Sua onnipotenza per innalzarla. Se c'è sulla terra un anima veramente felice, questa è soltanto un'anima veramente umile. All'inizio l'amor proprio soffre molto per questo motivo, ma Iddio, dopo che l'anima ha affrontato valorosamente ripetuti combattimenti, le elargisce molta luce, con la quale essa viene a conoscere quanto tutto sia misero e pieno di illusioni. Nel suo cuore c'è soltanto Iddio. Un'anima umile non ha fiducia in se stessa, ma pone la sua fiducia in Dio. Dio difende l'anima umile e Lui stesso s'introduce nelle sue cose segrete ed è allora che l'anima esperimenta la più grande felicità, che nessuno può comprendere".

L' amor proprio è l'ostacolo più grande per essere felici, Infatti La frase: "Nel disprezzo c'è il segreto della felicità" può sembrare un paradosso ma in realtà non lo è, infatti come dice la santa, se ci riconosciamo una nullità, estremamente miseri perché tutto quello che abbiamo lo abbiamo ricevuto in dono da Dio, e che l'unica cosa che ci appartiene veramente è la nostra miseria, Allora Dio permette che subiamo molte  umiliazioni, senza le quali non riconosceremmo mai  i nostri limiti e le nostre miserie. Alla fine ci sentiamo innalzati da Dio perché non cercando altro aiuto che in  Lui, l'anima avverte la Sua Presenza e la Sua Mano Divina e questo la rende felice.
Quando un anima realizza di non appartenere a questo mondo, che nulla in questo mondo potrà mai renderla felice se non il puro amore di Dio si accorge (come dice Santa Faustina) di come tutto sia misero e pieno di illusioni. Il successo, il potere e la gloria, le ricchezze, ecc.sa che sono soltanto piaceri transitori  (quindi illusori). La propria anima aspira alla felicità vera quella che non ha mai fine, quella felicità che Il Signore ci fa pregustare già in questa vita solo per brevi momenti, ma che ci aiutano a sperare che un giorno la nostra anima potrà  raggiungere il fine ultimo per il quale è stata creata: La felicità eterna.
La sofferenza non è fine a se stessa come pure le umiliazioni, ma servono  per la nostra santificazione come possiamo comprendere dalla visione che  ebbe Santa Faustina:
" Una volta vidi una gran folla di gente nella nostra cappella, davanti alla cappella e sulla strada, perché non c'era posto nella cappella. La cappella era addobbata per una solennità. Vicino all' al­tare c'era un gran numero di ecclesiastici, poi le nostre suore e molte di altre congregazioni. Aspettavano tutti la persona che doveva prendere posto sull'altare. Ad un tratto sentii una voce che diceva che io dovevo prendere il posto sull'altare. Però appena uscii dall'abitazione, cioè dal corridoio per attraversare il cortile ed andare in cappella seguendo la voce che mi chiamava, ecco che tutta la gente cominciò a gettarmi addosso tutto quello che poteva: fango, sassi, sabbia, scope, tanto che in un primo momento rimasi indecisa se proseguire o meno; ma quella voce mi chiamava con insistenza ancora maggiore ed allora, nono­stante tutto, cominciai ad avanzare coraggiosamente. Quando attraver­sai la soglia della cappella, i superiori, le suore, le educande e perfino i genitori cominciarono a colpirmi con quello che potevano tanto che, volente o nolente, dovetti salire in fretta al posto destinato sull'altare. Non appena occupai il posto destinato, subito quella stessa gente e le educande, e le suore, e i superiori, e i genitori, tutti cominciarono a tendere le mani ed a chiedere grazie ed io non provavo alcun risentimento verso di loro, che m'avevano scagliato addosso tutta quella roba ed anzi stranamente provavo un amore particolaris­simo proprio per quelle persone che mi avevano costretta a salire più rapidamente nel posto a me destinato. In quel momento la mia anima fu inondata da una felicità inconcepibile ed udii queste parole: « Fa' quello che vuoi, distribuisci grazie come vuoi, a chi vuoi e quando vuoi». E subito la visione scomparve.
Ecco come Gesù con la Sua insondabile Misericordia ricompensa la nostra fedeltà alla Sua volontà, permette le umiliazioni e le sofferenze affinché  anche noi seguiamo le orme della sua apostola per  andare ad occupare il posto a noi destinato.

Nel suo diario ci sono molti riferimenti all’ importanza di compiere la volontà di Dio, come possiamo leggere nei passi seguenti:
Gesù le dice: “Bambina Mia, fai il proposito di non contare mai sugli uomini. Farai molte cose, se ti affiderai completamente alla Mia volontà e dirai: Avvenga di me non come voglio io, ma secondo la Tua volontà, o Dio. Sappi che queste parole, dette dal profondo del cuore, portano l'anima in un attimo sulle vette della santità…”
In un altro momento le dice pure: “Figlia Mia, l'amore Mi ha condotto qui e l'amore Mi trattiene. Figlia Mia, se sapessi che grande merito e ricompensa ha un atto di puro amore verso di Me, moriresti dalla gioia. Lo dico affinché ti unisca continuamente a Me per mezzo dell'amore, poiché questo è lo scopo della vita della tua anima; questo atto consiste in un atto di volontà. Sappi che un'anima pura è umile; quando ti umilii e ti annienti davanti alla Mia Maestà, allora t'inseguo con le Mie grazie, faccio uso della Mia onnipotenza per innalzarti »
“Ciò che unisce nel modo più stretto un'anima a Dio è il rinnegamento di sé, cioè l'unione della nostra volontà alla volontà di Dio. Ciò rende l'anima libera, facilita un profondo raccoglimento dello spirito, rende leggere tutte le pene della vita e dolce la morte” (Diario, 462)
“Una sera, mentre camminavamo nell’ orto, recitando il rosario, giunsi al cimitero, scostai la porta e pregai per un momento. Poi chiesi a quei defunti: “Siete veramente molto felici?” Immediatamente udii queste parole: “Siamo felici nella misura in cui abbiamo fatto la volontà di Dio” E poi silenzio come prima. Rientrai in me e pensai a lungo come faccio io la volontà di Dio e come utilizzo il tempo che Iddio mi concede”
“I tormenti, le sofferenze, le persecuzioni e le contrarietà di vario genere che provengono dalla volontà di Dio, mi sono più graditi che il successo, le lodi e i riconoscimenti che vengono dalla mia volontà.
 “ Adesso so che non Mi ami per le grazie né per i doni, ma perché la Mia volontà ti è più cara della vita. Per questo Mi unisco a te così intimamente come con nessun'altra creatura”.
 29 giugno 1936 - Padre Andrasz mi ha raccomandato di fare una novena per conoscere meglio la volontà di Dio. Ho pregato con fervore, aggiungendo una mortificazione del corpo. Verso la fine della novena ho ricevuto una luce interiore e l'assicurazione che la Congregazione ci sarà e che è gradita a Dio. Nonostante le difficoltà e le contrarietà, nella mia anima è penetrata una completa tranquillità ed una forza dall'alto. Ho conosciuto che alla volontà di Dio nulla può opporsi, niente può annullarla, ho capito che debbo compiere la volontà di Dio nonostante le contrarietà, le persecuzioni, le sofferenze di ogni genere, nonostante l'avversione ed i timori della mia natura. Ho capito che ogni aspirazione alla perfezione ed ogni santità consiste nel fare la volontà di Dio. Il perfetto adempimento della volontà di Dio è la maturità nella santità. Qui non c'è motivo di dubbio. Ricevere la luce di Dio, conoscere quello che Dio vuole da noi e non farlo, è un grande oltraggio alla Maestà di Dio. Una tale anima merita che Iddio l'abbandoni completamente; è simile a Lucifero, che ricevette tanta luce, ma non eseguì la volontà di Dio. Una misteriosa tranquillità è entrata nella mia anima, quando ho considerato che, nonostante le grandi difficoltà, ho sempre seguito fedelmente la volontà di Dio da me conosciuta. O Gesù, concedimi la grazia di attuare la Tua volontà da me conosciuta, o Dio.
Iddio mi ha fatto conoscere in che cosa consiste il vero amore, e mi ha dato la luce per dimostrarlo in pratica a Dio. il vero amore di Dio consiste nel fare la volontà di Dio. Per dimostrare amore verso Dio, occorre che tutte le nostre azioni, anche le più piccole, derivino dall'amore verso Dio.

4.11.1935 - ESERCIZI SPIRITUALI DI OTTO GIORNI
 « Io sono con te. Durante questi esercizi spirituali consoliderò la tua pace e il tuo coraggio, in modo che non vengano meno le tue forze nel dare attuazione ai Miei propositi. Pertanto durante questi esercizi annullerai completamente la tua volontà, mentre si compirà in te tutta la Mia volontà. Sappi che ciò ti verrà a costare molto. Pertanto scrivi su una pagina bianca queste parole: Da oggi in me non esiste la volontà propria, e depennala. Su un'altra pagina scrivi queste parole: Da oggi faccio la volontà di Dio ovunque, sempre, in tutto. Non spaventarti di nulla, l'amore ti darà forza e te ne faciliterà l'esecuzione ».
4.11.1935 DA OGGI NON ESISTE LA VOLONTA’ PROPRIANel momento in cui m'inginocchiai per depennare la volontà come mi aveva ordinato il Signore, udii nel mio intimo questa voce: «Da oggi non temere il giudizio di Dio, poiché non sarai giudicata ». Da oggi, faccio la Volontà di Dio, ovunque, sempre, in tutto.

 Si può concludere che l’anima più  gradita a Dio  è quella che compie con amore e fedeltà la volontà di Dio rinnegando la propria, questo permette di giungere velocemente  ai più alti vertici della santità.Infatti nella frase di Gesù :  «Da oggi non temere il giudizio di Dio, poiché non sarai giudicata ». Il "non essere giudicati" da Dio  ci fa diventare predestinati per il paradiso già qui mentre viviamo sulla terra, purché compiamo la Volontà di Dio, ovunque, sempre,e in tutto.


In un altro pagina del Diario  Santa Fasustina scrive:

 "Ad un tratto udii nell'anima queste parole: « Ti assicuro una entrata fissa con la quale vivrai. L'impegno tuo è una totale fiducia nella Mia bontà, il Mio impegno è quello di darti tutto ciò di cui hai bisogno. Divento Io stesso dipendente dalla tua fiducia; se la tua fiducia sarà grande, la Mia generosità non conoscerà limiti » 
La nostra vita dipende da Dio, da Lui solo.Se lavoriamo in un azienda, in una fabbrica, oppure siamo dei liberi professionisti pensiamo che la sicurezza del nostro lavoro dipende dal titolare, dai superiori, dai clienti ecc. non pensiamo nemmeno per un istante che possa dipendere da Dio. Invece basta leggere quella frase per capire quanto ci sbagliamo: Lui è il nostro Creatore  e ci ama, come può dimenticarsi di noi (sue creature) ?



Nell' episodio che segue Gesù chiede a Santa Faustina "l' obbedienza", però si può notare come Lui partecipa attivamente  alle vicende della nostra vita, è presente (anche se noi non lo vediamo) e ci osserva in ogni nostro piccolo gesto, pensiero, sentimento e azione non ci lascia mai soli .


Una volta Gesù mi disse: « Va' dalla Madre Superiora e pregala di autorizzarti a portare il cilicio per sette giorni e durante la notte ti alzerai una volta e verrai in cappella ». Risposi di si, ma avevo una certa difficoltà a recarmi dalla Superiora. Verso sera Gesù mi chiese: « Fino a quando rimanderai?». Decisi di parlarne alla Madre Superiora al primo incontro. il giorno dopo prima di mezzogiorno mi accorsi che la Madre Superiora andava in refettorio e siccome la cucina, il refettorio e la stanzetta di Suor Luisa si trovano quasi assieme, invitai la Madre Superiora nella stanzetta di Suor Luisa e le riferii la richiesta di Gesù. La Madre mi rispose: « Non le permetto di portare nessun cilicio. Nel modo più assoluto. Se Gesù le dà la forza di un colosso, le permetterò queste mortificazioni ». Mi scusai con la Madre per averle fatto per­dere tempo ed uscii dalla stanzetta. All'improvviso vidi Gesù in piedi sulla porta della cucina e Gli dissi: « Mi ordini di andare a chiedere delle penitenze, che la Madre Superiora non intende permettere ». Allora Gesù mi disse: «Ero qui durante il colloquio con la Superiora e so tutto e non voglio le tue mortificazioni, ma l'obbedienza. Con questo Mi dai una grande gloria ed acquisti dei meriti per te ».

Gesù sembra mettere alla prova l'obbedienza alle superiore di Santa Faustina (anche se si tratta di una richiesta direttamente partita da Lui) Infatti in vari passi del diario vediamo come lei antepone l'obbedienza a qualsiasi cosa (anche alle richieste di Gesù).

E' quindi "l' obbedienza" la virtù più gradita a Dio, l' obbedienza ai nostri superiori (se viviamo nel mondo o se viviamo in un convento) "l' obbedienza" che da una grande gloria a Dio
e ci fa acquistare meriti.

Santa Faustina ci fa conoscere più da vicino il nostro Signore attraverso i Suoi attributi:
"Durante l'Avvento si risvegliò nella mia anima un grande desiderio di Dio. Il mio spirito anelava a Dio con tutta la forza del suo essere. In quel tempo il Signore mi elargì molta luce per farmi conoscere i Suoi attributi.

Il primo attributo che il Signore mi fece conoscere è la Sua Santità. Tale santità è così grande, che davanti a Lui tremano tutte le Potenze e le Virtù. I puri spiriti nascondono il volto e si sprofondano in una incessante adorazione. E l'unica espressione della loro adorazione senza limiti é: "Santo....". La Santità di Dio è distribuita sulla Chiesa e su ogni membro, ma non in uguale misura. Ci sono delle anime completamente divinizzate, ma ci sono anche anime che vivono a malapena.

Il secondo attributo che il Signore mi fece conoscere è la Sua Giustizia. La Sua Giustizia è così grande e penetrante che raggiunge fino in fondo l'essenza delle cose e tutto davanti a Lui è nella sua nuda realtà e nulla potrebbe continuare a sussistere.


Il terzo attributo è l'Amore e la Misericordia. E compresi che l'Amore e la Misericordia è l'attributo più grande. Esso unisce la creatura al creatore. L'amore più grande e l'abisso della Misericordia li riconosco nell'Incarnazione del Verbo, nella Redenzione da Lui operata. E da ciò compresi che questo attributo è il più grande in Dio"

Quando la nostra anima è immersa nel Suo Amore e nella  Sua Misericordia Divina non abbiamo timore della Sua  Giustizia, perché Egli non ci giudica ma ci ama e ci perdona, ma ci avverte  anche sulla sua ultima venuta:"prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della Mia Misericordia. Chi non vuole passare attraverso la porta della Misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia »

Leggendo un' altra pagina del diario ci si accorge come Santa Faustina  ci indica la strada per arrivare fino a Dio, tutto quello che lei sente nel suo animo e nella sua mente lo scrive nel suo diario indicando  anche  a noi  la strada da seguire. Il 27 ottobre 1935 (507) scrive: "Non esiste una gioia più grande dell' amore di Dio: Già su questa terra possiamo pregustare la felicità degli abitanti del cielo con una stretta unione con Dio, misteriosa e talvolta inconcepibile per noi. Si può ottenere la stessa grazia con la semplice fedeltà dell' anima" .
("Una stretta unione con Dio..." "...con la semplice fedeltà dell' anima") cioè compiendo fedelmente la volontà di Dio.
 L'amore pareggia l'abisso che c'è fra la Mia grandezza e la tua nullità"dice Gesù a santa Faustina. Se cerchiamo di interpretare questa frase anche soltanto da un punto di visita fisico, Dio che si abbassa allo stesso livello della sua creatura, perché sente che essa lo ama. Immaginiamo Il Creatore di tutto l'universo, formato da miliardi e miliardi di galassie, ogni galassia formata da miliardi e miliardi di stelle e infiniti piccoli granelli di polvere come la nostra terra , su di esso ci siamo noi infinitamente più piccoli del mondo che abitiamo. Dio è infinitamente più grande dell'intero universo che Lui stesso ha creato e cosa siamo noi in confronto a Lui? nulla, il nulla più assoluto. Ecco la potenza dell'amore, del nostro amore verso Dio.
"Nulla è paragonabile a un solo atto di puro amor di Dio" scrive nel suo diario al cap. 27.XI.1936  

 "E Dio mi fece conoscere la sola ed unica cosa che ai Suoi occhi ha un valore infinito e questa è l'amore di Dio, l'amore, l'amore ed ancora una volta l'amore. E nulla è paragonabile ad un solo atto di puro amor di Dio. Oh, quali ineffabili favori concede Iddio ad un'anima che Lo ama sinceramente! Oh, felici quelle anime che già qui su questa terra godono dei Suoi particolari favori! Ed esse sono le anime piccole ed umili. 
Grande è la Maestà di Dio, che ho conosciuto più a fondo, che gli spiriti celesti adorano secondo il grado della loro grazia e la gerarchia in cui si dividono. La mia anima quando ha visto la potenza e la grandezza di Dio non è stata colpita dallo spavento né dal timore; no, no, assolutamente no! La mia anima è stata colmata di serenità e d'amore e più conosco la grandezza di Dio e più gioisco per come Egli è. E gioisco immensamente per la sua grandezza e sono lieta di essere così piccola, perché, proprio perché sono piccola, mi prende in braccio e mi tiene accanto al Suo cuore. O mio Dio, quanta pena mi fanno gli uomini che non credono nella vita eterna! Quanto prego per loro, affinché li investa il raggio della Misericordia e Dio li stringa al Suo seno paterno. O Amore, o regina delle virtù! L'amore non conosce timore; attraversa tutti i cori degli angeli che montano la guardia davanti al Suo trono. Esso non teme nessuno, esso raggiunge Dio e s'immerge in Lui come nel suo unico tesoro. Il Cherubino con la spada di fuoco, che fa la guardia al paradiso, non ha potere su di esso. O puro amor di Dio, quanto sei grande ed impareggiabile! Oh, se le anime conoscessero la Tua potenza!"
“Perché ogni anima esalti la Mia bontà. Desidero fiducia dalle Mie creature. Esorta le anime ad una grande fiducia nella Mia insondabile Misericordia. L'anima debole, peccatrice, non abbia timore di accostarsi a Me, ed anche se avesse più peccati di quanti granelli di sabbia ci sono sulla terra, tutto sprofonderà nell'abisso della Mia Misericordia”
L' amore di Gesù per le nostre anime non ha limiti.  Lui è disposto a perdonarci senza condizioni, senza limitazioni, esiste un amore così grande? Il nostro amore umano può arrivare ad amare così tanto? Quanto saremmo disposti a perdonare una persona che amiamo e ci fa soffrire? quante volte riusciremmo a perdonarla?

 Il più grande peccatore quando incontra Gesù e si sente amato così non può far altro che cambiare, cercherà cioè di non offenderlo più, perché anche la più piccola offesa ad un cuore così grande lo farebbe star male. E' il minimo che potrebbe fare per contraccambiare in qualche modo l'infinito amore di Gesù da cui  si sente  avvolto. Ma non riuscirà mai a eguagliarlo. Noi siamo fortunati a vivere in questo tempo, perché le nostre anime possono conoscere l' amore immenso che ci avvolge (grazie alla lettura del  diario di Santa Faustina). Ogni attimo di questo tempo in cui viviamo dobbiamo dedicarlo ad amare Gesù, perché Lui ci ama di un amore infinito e questo riempie le nostre anime di gioia.

Quando ci rivolgiamo a Gesù a volte pensiamo di cercare le parole giuste per poterGli comunicare le nostre paure,le nostre ansie, le nostre sofferenze, Lui invece vuole da noi la totale semplicità come dice a santa Faustina: "Di che cosa hai paura? Se sei con Me, chi oserà toccarti? Però sono enormemente contento, figlia Mia, che tu Mi confidi i tuoi timori. ParlaMi di tutto così semplicemente ed alla buona, Mi procurerai una grande soddisfazione. Io ti comprendo, poiché sono Dio e Uomo. Questo linguaggio semplice del tuo cuore Mi è più gradito degli inni composti appositamente per onorarMi. Sappi, figlia Mia, che più il tuo linguaggio è semplice, più riesci ad attirarMi verso di te."

Vediamo nelle righe che seguono come Gesù rivolgendosi a Santa Faustina ripete per ben 10 volte la parola "Misericordia":

«Sappi, figlia Mia, che fra Me e te c'è un abisso incolmabile, che separa il Creatore dalla creatura, ma questo abisso viene livellato dalla Mia Misericordia. T'innalzo fino a Me, non perché abbia bisogno di te, ma unicamente per la Mia Misericordia ti dono la grazia di unione. Dì alle anime che non pongano ostacoli nel proprio cuore alla Mia Misericordia, la quale ha un grande desiderio di operare in esse. La Mia Misericordia agisce in tutti i cuori che le aprono la porta; sia il peccatore che il giusto hanno bisogno della Mia Misericordia. La conversione e la perseveranza sono grazie della Mia Misericordia. Le anime che tendono alla perfezione abbiano un culto speciale per la Mia Misericordia, poiché l'abbondanza delle grazie che concedo loro proviene dalla Mia Misericordia. Desidero che queste anime si distinguano per una fiducia senza limiti nella Mia Misericordia, Io stesso Mi occupo della santificazione di queste anime, fornisco loro tutto ciò che serve per la loro santità. Le grazie della Mia Misericordia si attingono con un solo recipiente e questo è la fiducia. Più un'anima ha fiducia, più ottiene. Sono di grande conforto per Me le anime che hanno una fiducia illimitata, e su tali anime riverso tutti i tesori delle Mie grazie. Sono contento quando chiedono molto, poiché è Mio desiderio dare molto anzi moltissimo. Mi rattrista invece se le anime chiedono poco, comprimendo i desideri dei loro cuori».


La  ripetizione della parola "Misericordia"  ci fa comprendere come in essa c' è la vita stessa delle nostre anime, senza di essa le nostre anime non possono vivere, il passato, il presente e il futuro delle nostre anime sono vincolate alla Misericordia di Dio . E' un legame d'amore che ci unisce a Lui, più le nostre anime hanno fiducia (come dice Gesù  a Santa Faustina) nella Sua Divina Misericordia, più le grazie che riceviamo da Dio  aumentano e così pure il nostro amore per Lui.Tutto dipende dalla Sua Infinita Misericordia ecco perché Santa Faustina scrive nel suo diario:"Oh Eternità, a mio parere sei troppo corta per lodare a sufficienza l'infinita Misericordia del Signore !" .


Nelle seguenti parole  Gesù dice a Santa Faustina cosa avviene nel confessionale quando andiamo a confessarci:
«Figlia, quando ti accosti alla santa confessione, a questa sorgente della Mia Misericordia, scendono sempre sulla tua anima il Mio Sangue ed Acqua, che uscirono dal Mio Cuore e nobilitano la tua anima.
Ogni volta che vai alla santa confessione immergiti tutta nella Mia Misericordia con grande fiducia, in modo che io possa versare sulla tua anima l'abbondanza delle Mie grazie.
Quando vai alla confessione, sappi che Io stesso ti aspetto in confessionale, Mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono Io che opero nell'anima. Lì la miseria dell'anima s'incontra col Dio della Misericordia. Dì alle anime che da questa sorgente della Misericordia possono attingere le grazie unicamente col recipiente della fiducia. Se la loro fiducia sarà grande, la Mia generosità non avrà limiti. I rivoli della Mia grazia inondano le anime umili.
I superbi sono sempre nell'indigenza e nella miseria, poiché la Mia grazia si allontana da loro e va verso le anime umili».


A proposito del paradiso Il 27 Novembre 1936 scrive nel suo diario: 

 "Oggi in ispirito sono stata in paradiso e ho visto l'inconcepibile bellezza e felicità che ci attende dopo la morte. Ho visto come tutte le creature rendono incessantemente onore e gloria a Dio. Ho visto quanto è grande la felicità in Dio, che si riversa su tutte le creature, rendendole felici. Poi ogni gloria ed onore che ha reso felici le creature ritorna alla sorgente ed esse entrano nella profondità di Dio, contemplano la vita interiore di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che non riusciranno mai né a capire né a sviscerare. Questa sorgente di felicità è immutabile nella sua essenza, ma sempre nuova e scaturisce per la beatitudine di tutte le creature..."

La sorgente della nostra felicità è in Dio, questa felicità la possiamo sperimentare anche mentre viviamo su questa terra, perché non viene da noi ma da  Lui. La nostra unione con la volontà di Dio ci rende felici subito perché ci fa sperimentare l' unione con Lui che è la felicità stessa.  Anche se questa è passeggera mentre quella che ci attende durerà per sempre. Passerà il tempo della nostra vita con tutte le prove, le sofferenze, le croci, che abbiamo incontrato e che ci attendono, la felicità che troveremo però  non passerà mai. Anche in questo si è manifestata la Sua Misericordia, ha legato  al "tempo" la sofferenza nel momento della "prova" e al' "eternità" la felicità se avremo compiuto la Sua volontà.

Santa Faustina si è offerta  in riparazione a Dio per i bambini uccisi nel grembo di cattive madri,  nel diario scrive: 
"Oggi desideravo tanto ardentemente fare l'ora santa davanti al SS.mo Sacramento, ma la volontà di Dio è stata diversa. Alle otto sono stata presa da dolori così violenti, che ho dovuto mettermi immediatamente a letto. Ho continuato a torcermi fra gli spasimi per tre ore, cioè fino alle undici di sera. Nessuna medicina mi ha giovato; quella che prendevo la rigettavo. In qualche momento a causa dei dolori ho perso la conoscenza. Gesù mi ha fatto conoscere che, in questo modo, ho preso parte alla Sua agonia nell'Orto degli Ulivi e che Egli stesso aveva permesso queste sofferenze in riparazione a Dio per i bambini uccisi nel grembo di cattive madri.  Questi dolori mi sono capitati già tre volte. Cominciano sempre alle otto e durano fino alle undici di sera. Nessuna medicina riesce ad attenuarmi queste sofferenze. All'avvicinarsi delle undici scompaiono da sole ed allora mi addormento; l'indomani mi sento molto debole. La prima volta mi è capitato in sanatorio. I medici non riuscirono a fare una diagnosi; né iniezioni né alcun'altra medicina mi fu di qualche sollievo e io stessa non capivo che genere di dolori fossero. Dissi al medico che mai in vita mia avevo avuto dolori simili, egli mi dichiarò che non sapeva quali fossero. Ora so di che dolori si tratta, poiché il Signore me l'ha fatto sapere... Tuttavia quando penso che forse dovrò ancora soffrire in quel modo, mi vengono i brividi. Ma non lo so, se dovrò ancora soffrire a quel modo, lo lascio decidere a Dio. Tutto ciò che a Dio piacerà mandarmi, l'accetterò con rassegnazione e con amore. Voglia il cielo che con quelle sofferenze io abbia potuto salvare dall'omicidio almeno un anima.
Possiamo quindi chiedere il suo aiuto se vediamo una persona che vuole  abortire, come ha detto Gesù:.Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto cio' che Mi chiederanno ...Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà". Recitando la coroncina e pregando Santa Faustina possiamo ottenere questo genere di grazie.


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